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Albiolo
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» Il Barolo Bussia di Luigi Einaudi è una delle etichette di punta di questa storica cantina delle Langhe. Come da tradizione, è prodotto con le uve Nebbiolo in purezza che provengono dalle vigne del cru Bussia, tra i più prestigiosi e quotati del territorio comunale di Monforte d’Alba. Si tratta di una versione di Barolo molto classica, che fedele alle più antiche tradizioni del territorio, prevede un lungo affinamenti in botte grande. Come consuetudine della zona di Bussia, è un rosso che coniuga eleganza e struttura importante, con aromi profondi e complessi che donano al sorso una notevole persistenza gustativa. Il Bussia è una grande espressione del territorio delle Langhe realizzata da uno dei nomi più famosi della denominazione Barolo. La cantina Luigi Einaudi gestisce alcune vigne di particolare valore in diverse zone del territorio e da secoli produce vini dal volto tipicamente tradizionale. La tenuta si estende su 145 ettari, di cui solo una quarantina coltivati a vigneto, con alcune parcelle in alcuni dei cru più quotati di tutto il territorio della Langhe. La straordinaria qualità delle uve della zona di Bussia, permette di realizzare un’etichetta di alta gamma dedicata a chi ama il Barolo di carattere, destinato al lungo invecchiamento. Si tratta di una splendida espressine del territorio, che grazie a un processo di produzione classico e accurato, restituisce il fascino senza tempo di un grande cru. Il vino Barolo Bussia della celebre cantina Luigi Einaudi è il frutto della più recente acquisizione dell’azienda, che ora dispone anche di una vigna di circa 6 ettari anche un questo cru. Le marne calcareo-argillose della zona donano ai vini ricchezza, struttura e grande longevità, con evoluzioni terziarie di estrema eleganza. Il vigneto si trova a un’altitudine di 300-350 metri, con esposizione sud e sud-ovest. La fermentazione avviene in vasche d’acciaio e cemento a temperatura controllata di circa 30 °C e con una macerazione sulle bucce di 3 settimane. il vino matura in grandi botti di rovere per 30 mesi e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia. Si presenta di colore rosso rubino intenso con riflessi granato. Il profilo olfattivo ricorda i profumi di violetta, i petali di rosa essiccati, gli aromi di piccoli frutti a bacca rossa e delicate note speziate. Al palato ha una buona struttura, con tannini ben integrati al corpo del vino e aromi complessi, eleganti e profondi. Il finale è lungo, fresco e minerale.
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Gallarate
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» Il vino Barolo Ludo è un prodotto dal futuro radioso, capace di affinare per lungo, lunghissimo tempo, se ben conservato in cantina, Merito del lavoro svolto dal team della cantina Luigi Einaudi, molto attenta nel selezionare le uve di Nebbiolo da cui nasce quest’etichetta, realizzata solamente in poche migliaia di esemplari. Una bottiglia dunque per veri appassionati, che riesce a coniugare corpo e morbidezza, conquistando naso e palato sin dai primi istanti. Questo Barolo Ludo nasce dalle uve in purezza di un grandissimo vitigno a bacca rossa piemontese, il Nebbiolo. La cantina Luigi Einaudi seleziona accuratamente le uve di questo vitigno all’interno dei vigneti di Terlo, Cannubi e Bussia, per garantire solo il risultato migliore nel bicchiere. Gli acini, una volta raccolti durante la vendemmia, vinificano in acciaio, con una temperatura controllata ricompresa fra i 30 e i 32 gradi, svolgendo anche la malolattica. Si passa poi alla fase della maturazione, in cui il vino riposa sia in botte che in barrique grande per 30 mesi, periodo al termine del quale il prodotto è pronto per essere imbottigliato. Una volta in vetro, il vino matura ulteriormente per altri sei mesi prima della messa in commercio. Il Ludo è un Barolo che, nel bicchiere, assume un contorno di colore rosso rubino, attraversato da leggeri lampi granata nell’unghia. Il bouquet di profumi che si sviluppa al naso presenta note di frutta in confettura, alternate a sensazioni più floreali e speziate. All’assaggio è di ottimo corpo, potente ed elegante al contempo, con un sorso vigoroso contraddistinto da una piacevole freschezza; chiude con un finale persistente, connotato da un retrogusto speziato. Una bottiglia firmata Luigi Einaudi di grande spessore, che merita in cucina abbinamenti gastronomici che sappiano esaltarne le virtù: provatelo con la selvaggina, non ve ne pentirete.
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Caidate
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» Il Barolo Bussia di Luigi Einaudi è una delle etichette di punta di questa storica cantina delle Langhe. Come da tradizione, è prodotto con le uve Nebbiolo in purezza che provengono dalle vigne del cru Bussia, tra i più prestigiosi e quotati del territorio comunale di Monforte d’Alba. Si tratta di una versione di Barolo molto classica, che fedele alle più antiche tradizioni del territorio, prevede un lungo affinamenti in botte grande. Come consuetudine della zona di Bussia, è un rosso che coniuga eleganza e struttura importante, con aromi profondi e complessi che donano al sorso una notevole persistenza gustativa. Il Bussia è una grande espressione del territorio delle Langhe realizzata da uno dei nomi più famosi della denominazione Barolo. La cantina Luigi Einaudi gestisce alcune vigne di particolare valore in diverse zone del territorio e da secoli produce vini dal volto tipicamente tradizionale. La tenuta si estende su 145 ettari, di cui solo una quarantina coltivati a vigneto, con alcune parcelle in alcuni dei cru più quotati di tutto il territorio della Langhe. La straordinaria qualità delle uve della zona di Bussia, permette di realizzare un’etichetta di alta gamma dedicata a chi ama il Barolo di carattere, destinato al lungo invecchiamento. Si tratta di una splendida espressine del territorio, che grazie a un processo di produzione classico e accurato, restituisce il fascino senza tempo di un grande cru. Il vino Barolo Bussia della celebre cantina Luigi Einaudi è il frutto della più recente acquisizione dell’azienda, che ora dispone anche di una vigna di circa 6 ettari anche un questo cru. Le marne calcareo-argillose della zona donano ai vini ricchezza, struttura e grande longevità, con evoluzioni terziarie di estrema eleganza. Il vigneto si trova a un’altitudine di 300-350 metri, con esposizione sud e sud-ovest. La fermentazione avviene in vasche d’acciaio e cemento a temperatura controllata di circa 30 °C e con una macerazione sulle bucce di 3 settimane. il vino matura in grandi botti di rovere per 30 mesi e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia. Si presenta di colore rosso rubino intenso con riflessi granato. Il profilo olfattivo ricorda i profumi di violetta, i petali di rosa essiccati, gli aromi di piccoli frutti a bacca rossa e delicate note speziate. Al palato ha una buona struttura, con tannini ben integrati al corpo del vino e aromi complessi, eleganti e profondi. Il finale è lungo, fresco e minerale.
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Gallarate
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» Poderi Luigi Einaudi Barolo ‘Monvigliero’ rappresenta un’etichetta di sommo prestigio ed eleganza che nasce nel cru più rinomato del comune di Verduno. Questo Barolo è stato prodotto per la prima volta con la vendemmia 2018 a seguito dell’acquisto nell’anno precedente da parte della famiglia Einaudi di un vigneto all’interno della MGA di Monvigliero. Per l’illustrazione dell’etichetta è stato chiamato l’artista Stefano Arienti, il quale ha voluto rendere omaggio al pittore cinquecentesco Giulio Romano con il suo ciclo di opere dal titolo “Cavalli su Colonne”. ‘Monvigliero’ Barolo Poderi Luigi Einaudi viene realizzato con sole uve Nebbiolo cresciute su terreni ricchi di calcare e gesso all’interno della MGA di Monvigliero. Una volta che gli acini hanno raggiunto la piena maturazione si procede con la vendemmia, seguita dall’ammostamento dei grappoli in vasche di cemento dove la fermentazione alcolica si accompagna a una prolungata macerazione sulle bucce. Terminato il processo fermentativo la massa è travasata in una combinazione di botti grandi e tonneau per l’invecchiamento di 30-38 mesi che precede l’imbottigliamento e l’ulteriore riposo in vetro prima della commercializzazione finale. Nel calice, il Barolo ‘Monvigliero’ della cantina Poderi Luigi Einaudi esibisce un manto rosso granato luminoso con riflessi aranciati. Il quadro olfattivo è dipinto da ampi ed eleganti aromi di ciliegia, lampone, violetta, menta, tabacco e cacao, ornati da ricordi minerali. Il gusto si mostra caldo e netto, fresco e saporito, dai tannini rugosi e perfettamente integrati che guidano l’epilogo molto persistente sulle percezioni dell’olfatto. In virtù del suo prestigio e notevole struttura questo Barolo necessita di essere abbinato a secondi piatti succulenti, ancora meglio se della tradizione piemontese come il brasato al Barolo.
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Bizzozero
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» Il Dogliani è un rosso piemontese che racconta l’evoluzione nel tempo di un varietale autoctono della regione, il Dolcetto. Si tratta infatti di un’uva tipica delle tradizioni enologiche contadine, che durante gli ultimi anni è stata nobilitata particolarmente soprattutto nella zona di Dogliani, che, dal 2011, è diventata addirittura oggetto di un passaggio da DOC a DOCG. I profumi fruttati al naso introducono un sorso fresco, che sul finale presenta il tipico retrogusto di mandorla. Un’etichetta che, all’interno dell’intera gamma realizzata da Luigi Einaudi, si presenta come uno dei cavalli di battaglia, che quindi non si può non assaggiare. Questo Dogliani nasce da un’uva tradizionale per la viticoltura piemontese, il Dolcetto. La cantina Luigi Einaudi lo coltiva in parcelle situate a circa 350 metri sul livello del mare, su terreni caratterizzati da un sottosuolo marnoso, argilloso e calcareo, dotate di diverse esposizioni. Il mosto ottenuto dalla fase di pressatura degli acini fermenta in contenitori d’acciaio inox, a una temperatura controllata di 28 gradi. Dopo 4-5 giorni si procede alla svinatura, e si completa la malolattica. L’affinamento finale si svolge in vasche d’acciaio, dove il vino rimane sino alla primavera successiva alla vendemmia. Il vino rosso Dogliani firmato dalla cantina Luigi Einaudi si annuncia alla vista con un colore rubino brillante, dotato di una bella luminosità. La frutta spicca al naso con note evidenti, arricchite anche da sensazioni che richiamano il fiore della violetta. All’assaggio è di medio corpo, saporito e rotondo, con un sorso che sul finale fa intravedere un caratteristico gusto di mandorla. Un’etichetta che porta il varietale di partenza, il Dolcetto, a un livello espressivo assoluto, andando a declinarne con pienezza gli aspetti più interessanti.
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Verbania
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» Il Barolo “Cannubi” di Podere Luigi Einaudi viene prodotto in Piemonte, nella provincia di Cuneo in particolare a Dogliani, patria di grandi rossi prestigiosi. Luigi Einaudi inizia a coltivare le terre di questa zona nel 1915, acquistando terreni e decidendo qui di innestare le barbatelle su piede americano per contrastare la fillossera. L’attività crebbe sempre più e presto suo figlio Roberto prese in mano le redini della cantina, sostituendo in toto il padre ormai governatore della Banca d’Italia. Di generazione in generazione sono state tramandate la passione e la cura per ogni singolo dettaglio del processo produttivo e la figlia di Roberto Paola ha gestito con il suo compagno di vita il lavoro in cantina, migliorando la qualità dei propri vini, valorizzando sempre più il territorio. Oggi suo figlio Matteo ha preso in mano la cantina, con lo sguardo rivolto al futuro. Le uve Nebbiolo in purezza del Barolo “Cannubi” di Podere Luigi Einaudi provengono da Cannubi e crescono in vigneti posti a circa 220 metri sul livello del mare. L’esposizione è a sud-est e ciò garantisce ottimo irradiamento solare per una completa maturazione dei grappoli; il suolo è composto prevalentemente da pietra marnosa sia grigia che bianca e sabbia per un prodotto finale di grande classe. Il clima è caratterizzato da inverni freddi e talvolta caratterizzati da nevicate copiose ed estati calde e afose. La raccolta avviene manualmente e in cantina la fermentazione alcolica si svolge in acciaio e in cemento; segue una macerazione post fermentazione e una svinatura dopo 22-25 giorni. Affina in legno per 18 mesi e sosta in bottiglia a lungo. Il colore del Barolo “Cannubi” di Podere Luigi Einaudi è un rosso granato con riflessi intensi. Al naso rivela profumo di frutta a bacca rossa, note speziate intense e goudron. Al palato è robusto, elegante e avvolgente con tannini ben integrati all’interno della struttura e buona persistenza finale per una beva interessante. In abbinamento è ottimo con tagli di carne della tradizione piemontese cucinati alla griglia, cacciagione locale e carne rossa in umido; interessante anche con formaggi stagionati. Perfetto per festeggiare ricorrenze o anniversari in famiglia, sorseggiando nel bicchiere un vino dalla qualità rara e ineccepibile ambasciatore delle famose Langhe.
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» Il Dogliani Superiore “Vigna Tecc” dei Poderi Luigi Einaudi nasce con l’annata 2005. E’ questo l’anno in cui il Dolcetto riesce a completare un percorso durato anni, arrivando ad avere quelle caratteristiche di complessità, di ricchezza e di tenuta che oggi gli amanti di questo vino apprezzano. Siamo a Dogliani, in una delle aziende che sono in grado di trasmetterci maggiore tradizione e storia; 11 cascine per un totale di 145 ettari, di cui 104 nel solo comune di Dogliani. E’ qui che si trova l’azienda Poderi Luigi Einaudi; una storica cantina italiana nata nel 1897 grazie a Luigi Einaudi, il “professore” così come veniva chiamato dai suoi concittadini. Al centro dell’azienda una concezione tanto semplice quanto efficace: un grande vino può provenire solamente da una grande vigna. La storia dei Poderi Luigi Einaudi ruota attorno a questa filosofia che porta lo storico proprietario a non perdersi nemmeno una vendemmia anche durante i sette anni del suo mandato da Presidente della Repubblica. Le Langhe entrano nei Poderi Luigi Einaudi, ma l’assoluto protagonista è il Dolcetto; viene prodotto dal vigneto Tecc che si trova nella parte Sud del Comune di Dogliani, sui “sorì” di Madonna delle Grazie e di San Giacomo, ad un’altezza di 350-385 metri sul livello del mare. Il Dogliani “Vigna Tecc” non teme confronti; siamo di fronte a un grande vino da medio invecchiamento, con uve che provengono da un assemblaggio equilibrato e che vinificano con malolattica indotta e maturazione con vasche d’acciaio e botti di legno. Una tradizione enologica che conduce a un Dolcetto che esprime tutto il terroir del territorio da cui proviene: rotondo, morbido, fresco, asciutto e morbidamente tannico. Degustare il Dolcetto dei Poderi Einaudi è rivivere la storia del nostro Paese; una storia non solo enologica.
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» Il Dogliani è un rosso piemontese che racconta l’evoluzione nel tempo di un varietale autoctono della regione, il Dolcetto. Si tratta infatti di un’uva tipica delle tradizioni enologiche contadine, che durante gli ultimi anni è stata nobilitata particolarmente soprattutto nella zona di Dogliani, che, dal 2011, è diventata addirittura oggetto di un passaggio da DOC a DOCG. I profumi fruttati al naso introducono un sorso fresco, che sul finale presenta il tipico retrogusto di mandorla. Un’etichetta che, all’interno dell’intera gamma realizzata da Luigi Einaudi, si presenta come uno dei cavalli di battaglia, che quindi non si può non assaggiare. Questo Dogliani nasce da un’uva tradizionale per la viticoltura piemontese, il Dolcetto. La cantina Luigi Einaudi lo coltiva in parcelle situate a circa 350 metri sul livello del mare, su terreni caratterizzati da un sottosuolo marnoso, argilloso e calcareo, dotate di diverse esposizioni. Il mosto ottenuto dalla fase di pressatura degli acini fermenta in contenitori d’acciaio inox, a una temperatura controllata di 28 gradi. Dopo 4-5 giorni si procede alla svinatura, e si completa la malolattica. L’affinamento finale si svolge in vasche d’acciaio, dove il vino rimane sino alla primavera successiva alla vendemmia. Il vino rosso Dogliani firmato dalla cantina Luigi Einaudi si annuncia alla vista con un colore rubino brillante, dotato di una bella luminosità. La frutta spicca al naso con note evidenti, arricchite anche da sensazioni che richiamano il fiore della violetta. All’assaggio è di medio corpo, saporito e rotondo, con un sorso che sul finale fa intravedere un caratteristico gusto di mandorla. Un’etichetta che porta il varietale di partenza, il Dolcetto, a un livello espressivo assoluto, andando a declinarne con pienezza gli aspetti più interessanti.
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» Poderi Luigi Einaudi Barolo ‘Terlo – Vigna Costa Grimaldi’ rappresenta una bottiglia dal fascino signorile prodotta nelle Langhe con uve provenienti da Terlo, Menzione Geografica Aggiuntiva situata all’interno del celeberrimo comune di Barolo. Questa MGA rappresenta la prima acquisizione a Barolo da parte della cantina con sede a Dogliani, l’ultima realizzata dallo stesso fondatore Luigi Einaudi nel 1958. Dei quasi 5 ettari di proprietà situati nell’appezzamento di Terlo, 1.6 sono destinati al ‘Vigna Costa Grimaldi’, quelli che danno origine alle uve di maggiore qualità. Il Barolo ‘Terlo – Vigna Costa Grimaldi’ di Poderi Luigi Einaudi è un Nebbiolo in purezza da viti coltivate su terreni marnoso-calcarei a circa 310 metri di altitudine. I filari, impiantati nel 1977, godono di un’ottima esposizione a sud-est e ciò contribuisce all’ottenimento di un grado di maturazione ideale delle uve, raccolte e selezionate a mano. In cantina, i grappoli vengono ammostati in parte in vasche di acciaio inox e in parte in vinificatori di cemento per la fermentazione alcolica a temperatura controllata, con 22-25 giorni di macerazione sulle bucce. Dopo la svinatura e completata la fermentazione malolattica, la massa viene travasata in botti di rovere di diverse dimensioni, dove resta a invecchiare per circa 30 mesi prima di almeno ulteriori 9 mesi di affinamento in bottiglia. ‘Terlo – Vigna Costa Grimaldi’ Barolo Poderi Luigi Einaudi è di colore rosso rubino trasparente tendente al granato. L’olfatto offre intensi e avvolgenti sentori di piccoli frutti rossi, petali di rosa e sottobosco, impreziositi da complessi profumi tostati e di spezie varie. Il sorso mostra corpo importante e appagante calore, nonché vivace componente fresco-sapida e una trama tannica setosa ed elegante che accompagna la durevole chiusura speziata.
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Gallarate
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» Questo rosso Nebbiolo realizzato dalla cantina Luigi Einaudi è un vino sottile, elegante e preciso, ben delineato in ciascuna componente organolettica, tanto nei sentori varietali e primari, quanto in quelli secondari e terziari, derivanti dal periodo di maturazione. Una bottiglia già pronta per essere assaggiata adesso, ma che può anche facilmente maturare in vetro per altri 5 anni. Un’ottima tenuta temporale dunque per quest’etichetta, che rappresenta la scelta ideale per trascorrere una serata all’insegna di uno dei più classici vini piemontesi. Questo Nebbiolo nasce dalle omonime uve utilizzate in purezza dal team della cantina Luigi Einaudi, coltivate all’interno dei vigneti di proprietà situati a Neive. Il terroir è principalmente composto da un sottosuolo marnoso e calcareo, e le piante vengono allevate con il tradizionale guyot. Gli acini, una volta raccolti e portati nei locali adibiti alla vinificazione, fermentano in acciaio, con una temperatura controllata di 30 gradi, svolgendo anche la malolattica. Si procede quindi con la fase di affinamento, svolta dapprima per 12 mesi in botti di legno, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 2 mesi direttamente in vetro. Il vino Nebbiolo realizzato dalla cantina Luigi Einaudi si svela all’occhio con un colore che richiama la tonalità del rosso rubino, attraversato da leggeri riflessi che tendono al granato nell’unghia. I profumi che si sviluppano al naso raccontano note fruttate, che, sul finale, lasciano intravedere leggeri tocchi speziati. All’assaggio è di medio corpo, equilibrato, con un sorso contraddistinto da un finale delicato e piacevole, che rende la beva molto scorrevole. Un tipico rosso piemontese, estremamente versatile in ambito gastronomico, che vi consentirà di fare un’ottima figura con qualsiasi ospite.
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Il prodotto "Einaudi" fa riferimento alla casa editrice italiana fondata nel 1933 da Giulio Einaudi, che ha raggiunto un prestigio internazionale grazie alla pubblicazione di opere letterarie di grande pregio e rilevanza culturale. La casa editrice si è contraddistinta per la diffusione di opere di autori italiani e stranieri di fama mondiale, coprendo una vasta gamma di generi letterari, tra cui romanzi, poesie, saggi, opere teatrali e saggi critici. I libri pubblicati da Einaudi sono noti per la loro qualità editoriale, i progetti grafici curati e l'inclusione di opere importanti nella storia della letteratura mondiale. Tra gli autori più illustri pubblicati da Einaudi si possono citare Cesare Pavese, Primo Levi, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Carlo Emilio Gadda e molti altri. La casa editrice si è distinta anche per la sua attenzione alla politica editoriale e sociale, pubblicando testi che riflettono le vicende storiche e culturali del nostro tempo.