In questa pagina puoi confrontare 74 prezzi per EINAUDI in Piemonte, Verbano-Cusio-Ossola. Il prezzo medio per il prodotto cercato è di € 18.
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» Il Dogliani è un rosso piemontese che racconta l’evoluzione nel tempo di un varietale autoctono della regione, il Dolcetto. Si tratta infatti di un’uva tipica delle tradizioni enologiche contadine, che durante gli ultimi anni è stata nobilitata particolarmente soprattutto nella zona di Dogliani, che, dal 2011, è diventata addirittura oggetto di un passaggio da DOC a DOCG. I profumi fruttati al naso introducono un sorso fresco, che sul finale presenta il tipico retrogusto di mandorla. Un’etichetta che, all’interno dell’intera gamma realizzata da Luigi Einaudi, si presenta come uno dei cavalli di battaglia, che quindi non si può non assaggiare. Questo Dogliani nasce da un’uva tradizionale per la viticoltura piemontese, il Dolcetto. La cantina Luigi Einaudi lo coltiva in parcelle situate a circa 350 metri sul livello del mare, su terreni caratterizzati da un sottosuolo marnoso, argilloso e calcareo, dotate di diverse esposizioni. Il mosto ottenuto dalla fase di pressatura degli acini fermenta in contenitori d’acciaio inox, a una temperatura controllata di 28 gradi. Dopo 4-5 giorni si procede alla svinatura, e si completa la malolattica. L’affinamento finale si svolge in vasche d’acciaio, dove il vino rimane sino alla primavera successiva alla vendemmia. Il vino rosso Dogliani firmato dalla cantina Luigi Einaudi si annuncia alla vista con un colore rubino brillante, dotato di una bella luminosità. La frutta spicca al naso con note evidenti, arricchite anche da sensazioni che richiamano il fiore della violetta. All’assaggio è di medio corpo, saporito e rotondo, con un sorso che sul finale fa intravedere un caratteristico gusto di mandorla. Un’etichetta che porta il varietale di partenza, il Dolcetto, a un livello espressivo assoluto, andando a declinarne con pienezza gli aspetti più interessanti.
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» Il Moscato d’Asti di Luigi Einaudi è solare e profumato. Si tratta, per DNA, di un vino che molti associano ad un succo di frutta, talmente innocua è la sua gradazione alcolica e talmente coinvolgente è il suo carattere fruttato. Si potrebbe descrivere con tanti termini, questo Moscato d’Asti: succoso, fresco, dissetante, goloso. È un vino da dessert, ma anche da “pausa pomeridiana”, trascorsa nella conviviale compagnia di un amico con il quale ci si intrattiene in chiacchiere. La stessa cantina Poderi Luigi Einaudi ha conferito a questo nettare l’appellativo di “vino della serenità”. Basta questo a lasciare intendere l’indole spensierata e gioiosa di questo profumatissimo calice. Luigi Einaudi Moscato d’Asti si origina a partire da uve non di proprietà, ma accuratamente scelte dai vigneti collocati a circa 280 metri di altitudine presso il comune di Castiglion Tinella, in provincia di Cuneo. Le viti, dirette secondo un’esposizione sud-ovest, dimorano su un terreno marnoso e calcareo. Le uve, trasportate in cantina, vengono sofficemente pressate intere attraverso l’utilizzo di una pressa a membrana. La vinificazione si compone di una lenta fase di fermentazione all’interno di autoclavi seguita da una leggera presa di spuma. Una volta imbottigliato, sosta per un periodo di circa due mesi in bottiglia, prima di essere commercializzato. Il bianco e dolce Moscato d’Asti presenta un leggero e delicato color giallo paglierino. Il suo profumo è nettamente riconoscibile, impattante con la sua intensità del frutto e del fiore bianco, della salvia e della pesca gialla. Al gusto è energico nel suo sferzo gustativo di intensità e di succo; mantiene un’ottima finezza scandita dalla freschezza e rimarcata dalla bolla delicata. Non c’è un momento ideale per la degustazione di questo nettare: dalla mattina alla sera, ogni occasione è buona per godersene un ottimo sorso.
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» Il Moscato d’Asti di Luigi Einaudi è solare e profumato. Si tratta, per DNA, di un vino che molti associano ad un succo di frutta, talmente innocua è la sua gradazione alcolica e talmente coinvolgente è il suo carattere fruttato. Si potrebbe descrivere con tanti termini, questo Moscato d’Asti: succoso, fresco, dissetante, goloso. È un vino da dessert, ma anche da “pausa pomeridiana”, trascorsa nella conviviale compagnia di un amico con il quale ci si intrattiene in chiacchiere. La stessa cantina Poderi Luigi Einaudi ha conferito a questo nettare l’appellativo di “vino della serenità”. Basta questo a lasciare intendere l’indole spensierata e gioiosa di questo profumatissimo calice. Luigi Einaudi Moscato d’Asti si origina a partire da uve non di proprietà, ma accuratamente scelte dai vigneti collocati a circa 280 metri di altitudine presso il comune di Castiglion Tinella, in provincia di Cuneo. Le viti, dirette secondo un’esposizione sud-ovest, dimorano su un terreno marnoso e calcareo. Le uve, trasportate in cantina, vengono sofficemente pressate intere attraverso l’utilizzo di una pressa a membrana. La vinificazione si compone di una lenta fase di fermentazione all’interno di autoclavi seguita da una leggera presa di spuma. Una volta imbottigliato, sosta per un periodo di circa due mesi in bottiglia, prima di essere commercializzato. Il bianco e dolce Moscato d’Asti presenta un leggero e delicato color giallo paglierino. Il suo profumo è nettamente riconoscibile, impattante con la sua intensità del frutto e del fiore bianco, della salvia e della pesca gialla. Al gusto è energico nel suo sferzo gustativo di intensità e di succo; mantiene un’ottima finezza scandita dalla freschezza e rimarcata dalla bolla delicata. Non c’è un momento ideale per la degustazione di questo nettare: dalla mattina alla sera, ogni occasione è buona per godersene un ottimo sorso.
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» Rosso granato e tonalità ambrate. Profumo intenso ed avvolgente. Vino di gran corpo ma morbido nei tannini, con lungo finale speziato.
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Libri antichi e da collezione
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» Questo Barolo viene presentato per la prima volta con lannata 2018, e nasce a Verduno. Una zona che gode di meno notorietà rispetto ad altri Comuni riconosciuti per la produzione del Barolo Docg, ma che sa donare ai vini grande espressione e tipicità.
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» Vino di gran classe che esprime le caratteristiche delle singole sottozone da cui provengono le uve che lo compongono, in particolare la potenza di Bussia (in Monforte DAlba) addolcita dalleleganza di Cannubi (in Barolo) in un perfetto equilibrio garantito da Terlo (Comune di Barolo).
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Narrativa
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» Vino di gran classe che esprime leleganza propria del territorio, di un brillante colore rosso granato cui il tempo dona lievi tonalità ambrate, esuberante nei profumi di frutto e spezie, di grande struttura, sapore pieno e vellutato, con lungo finale di goudron e spezie.
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» Barbaresco che nasce nel Comune di Neive, per ampliare la gamma dei prodotti con caratteristiche specifiche.
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» Con lannata 2005 nasce la DOCG Dogliani, risultato di un lungo percorso di crescita della zona e dei produttori che ha portato il Dolcetto ad assumere maggior complessità e ricchezza, dimostrando una notevole tenuta nel tempo. Il nuovo disciplinare impone un invecchiamento minimo di un anno.
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» Con la vendemmia 2011 il classico Dolcetto di Dogliani Doc diventa DOCG. Nasce dai vigneti Einaudi posti sui bricchi di San Luigi, San Giacomo e Madonna delle Grazie in Dogliani. Tradizionale vino che nel doglianese raggiunge la sua massima espressione.
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Il prodotto "Einaudi" fa riferimento alla casa editrice italiana fondata nel 1933 da Giulio Einaudi, che ha raggiunto un prestigio internazionale grazie alla pubblicazione di opere letterarie di grande pregio e rilevanza culturale. La casa editrice si è contraddistinta per la diffusione di opere di autori italiani e stranieri di fama mondiale, coprendo una vasta gamma di generi letterari, tra cui romanzi, poesie, saggi, opere teatrali e saggi critici. I libri pubblicati da Einaudi sono noti per la loro qualità editoriale, i progetti grafici curati e l'inclusione di opere importanti nella storia della letteratura mondiale. Tra gli autori più illustri pubblicati da Einaudi si possono citare Cesare Pavese, Primo Levi, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Carlo Emilio Gadda e molti altri. La casa editrice si è distinta anche per la sua attenzione alla politica editoriale e sociale, pubblicando testi che riflettono le vicende storiche e culturali del nostro tempo.